Pietransieri – Viaggio nella memoria
Prefazione
Quando si racconta una strage come quella dei Limmari è facile cadere nella retorica, ma ciò in questo testo fortunatamente non avviene. L’autrice, pur non disdegnando di dare al lavoro un’impronta personale che non nasconde le emozioni, è stata capace di compiere una ricerca minuziosa per ricostruire i tragici eventi del novembre 1943 che segnarono la vita di un’intera comunità. E lo ha fatto non accontentandosi dei documenti esistenti, pochi e per certi versi anche contraddittori, ma andando a raccogliere le testimonianze di quelli che furono protagonisti e superstiti di quella strage, molti dei quali, è bene evidenziarlo, non risiedono più a Pietransieri, ma si sono rifatti una vita, senza poter dimenticare quei tragici giorni, in Paesi lontani come l’Australia e gli Stati Uniti.
E se prima esistevano delle teorie considerate come verità assolute sullo svolgersi di quegli eventi, oggi grazie a questo minuzioso lavoro si hanno certezze, che in qualche caso ribaltano completamente quello che la gente sapeva e raccontava.
Ma la ricerca non si è fermata lì: vi sono riferimenti anche al “vissuto” dei superstiti di Limmari e di Pietransieri nelle fasi successive alla strage portata a compimento dai Tedeschi con estrema ferocia e che ebbe il suo momento più drammatico il 21 novembre.
Si parla della lenta e difficile fase della ricostruzione, della volontà della gente di continuare a vivere migliorando il proprio status. E non a caso l’autrice ha dedicato, ad esempio, alcune pagine alla prima edizione del Presepe Vivente di Rivisondoli, che vide la partecipazione, ed è questo il collegamento, anche dell’unica superstite della strage, che, all’epoca bambina, riuscì a salvarsi perché il corpo della madre le fece da scudo, rimanendo per due giorni accanto ai corpi senza vita di 60 persone.
Ed elemento molto importante, l’autrice ha saputo corredare la sua ricostruzione con un ampio repertorio fotografico che certifica lo stato di abbandono in cui versano i casolari e le lapidi commemorative nei luoghi dell’eccidio.
Demetrio Moretti
Direttore “Il Tempo”
e consigliere dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.
- Copertina rigida: 136 pagine
- Editore: Michele Biallo Editore (Novembre 2005)
- Lingua: Italiano
- Ringraziamenti
- Presentazione
- Prefazione
- CAPITOLO I – Pietransieri e la guerra
- CAPITOLO II – La nostra storia
- CAPITOLO III – La convivenza con il nemico
- CAPITOLO IV – Le prime vittime
- CAPITOLO V – Il 21 novembre: il giorno della strage
- CAPITOLO VI – Il primo dopoguerra e la ricostruzione
- CAPITOLO VII – Il Parco della Pace
- Conclusioni
- Appendice
- Bibliografia
Claudia Sette
Claudia Sette è nata nel 1973 a Castel di Sangro e si è laureata in Lettere Classiche presso l’università degli Studi di Perugia. Ha svolto l’attività di giornalista per diverse testate d’informazione: dal 2003 al 2012 per il quotidiano “Il Tempo”, per proseguire fino al 2015 con il quotidiano “Il Centro” del gruppo editoriale L’Epresso. Ha avuto esperienze professionali anche con diverse testate giornalistiche on-line, come addetto stampa ed è stata Direttore Responsabile del periodico locale “Roccaraso News”.
Attualmente esercita la professione di insegnante.